MONDIALE LA JUVENTUS ESORDISCE CON IL BOTTO

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Si, certo, c’è il risultato che già dice molto, così come l’avversario, che giustamente Igor Tudor aveva definito come un’incognita ma che forse è stato “meno” di quanto ci si poteva aspettare. Ma l’esordio dellaJuventus al Mondiale per Club e la vittoria per 5-0 lasciano segnali, indicazioni e sintomi di qualcosa, che vanno al di là della partita in sé.

Al Ain-Juventus, cosa ci dice la partita dei bianconeri

Prima di tutto, l’atteggiamento che ha avuto la squadra bianconera. Un grande atteggiamento e no, non era scontato visto che solo qualche settimana fa la Juventus si giocava la “vita” calcistica a Venezia e in questi primi giorni di competizione, si sono viste big che non sono sembrate proprio sul pezzo al 100%. La Juve è partita subito forte, con intensità, voglia e la giusta spensieratezza, che troppe volte era mancata in stagione. Le parole di questi giorni, quelle dei giocatori ma anche di Tudor, non erano quindi solo di facciata. La Juventus ci tiene davvero a questo Mondiale per Club. 
La testa però deve essere seguita dalle gambe e si, anche quelle ci sono state. Chiellini prima della partita aveva avvisato: “La squadra si è allenata molto bene, con un altro ritmo, quindi sono fiducioso“. Ci aveva visto giusto l’ex capitano bianconero, che non è stato smentito dai giocatori in campo. La Juventus sembra essere davvero in ottime condizioni fisiche, nonostante sia giugno inoltrato e di solito, a questo punto si è in vacanza. Aver quasi tutti a disposizione senza dubbio aiuta. 

Atteggiamento, condizione fisica e poi? Le idee di Tudor, apparse in maniera netta all’Audi Field di Washington. In questo caso ovviamente il contesto e il livello dell’avversario conta, perché tutto diventa più facile quando sei nettamente superiore. Ma i difensori che si ritrovano in area di rigore avversaria si erano già visti da quando Tudor si è seduto in panchina. Così come la posizione di Yildiz, libero di svariare per tutto il fronte offensivo e non solo largo a sinistra, confermando di trarre benefici da questa sua nuova versione. In generale, tanto movimento, continui scambi e tutto fatto soprattutto ad alta velocità, che fa la differenza. Come la differenza, pensando soprattutto alla prossima stagione, la potranno fare i mesi di lavoro che la squadra ha con Tudor alle spalle. No, non si ripartirà da zero. 

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