GRAVINA PRESENTA LA MODIFICA DELLO STATUTO FIGC MULE’ LA CONTESTA E’ SCONTRO
La FIGC ha depositato la sua proposta di riforma dello statuto federale in vista dell’assemblea del prossimo 4 novembre che sarà chiamata a votarla. A riportarlo è l’ANSA.
Il documento della Federcalcio, che aveva tempo fino alle 19.00 di oggi, ricalca quello già presentato dal presidente Gabriele Gravina nella giornata di lunedì in occasione del consiglio federale.
Tre i punti fondamentali: l’autonomia per l’organizzazione dei campionati di tutte le Leghe e quella gestionale all’AIA, il diritto d’intesa per la Lega di A sulle materie di sua specifica competenza, e una nuova riformulazione dei pesi elettorali e delle rappresentanze in Consiglio Federale. Le componenti avranno tempo fino alle 19.00 del 1° novembre per presentare eventuali controproposte. Per domani in programma l’assemblea di Lega Serie A.
LA REPLICA DI MULE’
Il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, è sbalordito. Nei giorni scorsi aveva avvertito la Federcalcio che la proposta in elaborazione non rispettava quanto previsto dal suo emendamento.
Tuttavia, non ha ottenuto alcun risultato, con la FIGC di Gabriele Gravina che nella serata di ieri ha depositato la propria proposta di modifica dello statuto, senza nessun cambiamento sostanziale rispetto alle prime bozze. Ora le Leghe hanno tempo fino alle ore 19.00 del 1° novembre per presentare le loro controproposte.
LA SERIE A SPACCATA SULLA RIFORMA
La resa dei conti sulla riforma dello statuto FIGC si avvicina. Tra oggi e venerdì infatti sono attesi i documenti ufficiali legati alle proposte di riforma: in particolare stasera è arrivato il documento della FIGC mentre entro il primo novembre dovranno arrivare le proposte delle componenti federali, per arrivare così all’assemblea convocata per il prossimo 4 novembre che dovrà votare definitivamente.
Tre sono i punti centrali della riforma dello statuto: l’autonomia per l’organizzazione dei campionati di tutte le Leghe e quella gestionale all’AIA, il diritto d’intesa per la Lega Serie A sulle materie di sua specifica competenza e una nuova riformulazione dei pesi elettorali e delle rappresentanze in Consiglio Federale. Temi su cui anche la stessa Lega Serie A si è spaccata negli ultimi mesi, dopo che inizialmente era emersa una posizione quasi unanime da parte dei club di voler chiedere una percentuale pari al 50% del peso in assemblea per il calcio professionistico.