DISASTRO US AGROPOLI, LA SEGRETARIA PRESTANOME RIMANE AL SUO POSTO

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Doriana Comanda e Cristian Noschese la coppia dei disastri dell’Us Agropoli
 Un disastro oltre ogni limite che offende la città, i tifosi e anche la storia dei delfini ma soprattutto il lavoro del direttore tecnico, dell’allenatore e dei calciatori vittime di questo disastro organizzativo. La squadra costruita per salvarsi da Rosario Cerminara sul campo ha fatto ben 5 punti e di questi potrebbe non averne nessuno o solo 2 rimanendo in fondo ad un classifica di un campionato barzelletta l’attuale eccellenza scadente  e privo di qualità. Prima l’errore nel tesseramento poi l’impiego di un giocatore squalificato mettono la vergogna in faccia all’Agropoli con una responsabile Doriana Comanda la segretaria prestanome del fidanzato Cristian Noschese. Dopo la seconda partita persa la società, che in altre vicende appare, fino a questo momento, precisa e virtuosa licenzia questo comunicato:
DORIANA COMANDA È LA SEGRETARIA DEI DELFINI.
Dati i tempi con cui è stata lasciata la società dalla vecchia amministrazione, sprovvista di ogni figura professionale, la nuova amministrazione si era affidata temporaneamente a una società di consulenza(del fidanzato della  Doriana Comanda Cristian Noschese di cui lei è la prestanome Ndr), la quale, nel gestire i tesseramenti in pochissimo tempo, ha commesso due errori gravi, nello specifico i tesseramenti di Tshomba Luvumbu Oliveira e Alfred Owusu, è stato deciso di interrompere il rapporto di consulenza.
La figura di Doriana Comanda, collaboratrice della gestione sportiva, è stata scelta in un secondo momento per svolgere tutti gli adempimenti burocratici e organizzativi. Ad oggi la società è contenta del suo operato e della sua professionalità.
La Sig.ina Comanda non ha alcuna responsabilità circa i due ricorsi subiti ed è regolarmente legata da contratto fino al 30.06.2025.
Alla squadra, all’allenatore e allo staff tecnico, che di fatto sul campo hanno conseguito 5 punti, la società esprime massima fiducia e rispetto con l’auspicio che il lavoro di crescita continui in serenità e sano agonismo.”
Peccare di superbia è l’errore peggiore che potesse commettere la società dell’Agropoli, negare l’evidenza invece è ancora peggio.
Il pessimo comunicato stampa dove si scaricano le colpe su una presunta società di consulenza (senza fare nomi, facessero vedere il contratto stipulato con questa società nell’ottica della trasparenza tanto decantata) credendo di prendere in giro una città intera mortificata da una gestione imbarazzante non è il viatico giusto per riavvicinare la gente al campo. Mentire sapendo di mentire credendo che la gente abbia l’anello al naso è una vergogna che non facciamo passare perché la misura è colma.
Dietro questo teatrino di burattini lo sanno tutti che la Comanda è la prestanome di tal Cristian Noschese il quale pagato dall’Us Agropoli svolge mansioni anche per la SV la società di settore giovanile facente capo ai patron dell’Agropoli, segretario cacciato da Matera (raccomandato dal padre della Doriana Comanda) per poi finire alla Puteolana come team manager e l’anno scorso retrocesso come direttore alla Salernum. Vogliamo apprezzare il lavoro che si sta facendo con pochi soldi e tante difficoltà e abbiamo dato ampia prova di sostenere il progetto lusinghiero per i pochi fondi a disposizione e i disastri fatti lo scorso anno assorbiti dagli attuali reggenti ma far diventare l’Agropoli la barzelletta della Campania calcistica per favorire un disastroso segretario che si nasconde dietro una società di consulenza prima e della fidanzata poi è operazione che l’Agropoli, la città e la squadra non meritano. A questo punto ci chiediamo perchè si continua a sbagliare affidandosi ad un signore incapace invece di dare discontinuità al disastro attuale. L’Agropoli si deve conservare la matricola ma se si pensa di farla retrocedere continuando a sbagliare si è sulla strada sbagliata e siamo certi che prima o poi ci sarà la ribellione generale. Il sindaco Mutalipassi non se ne lavi le mani perché è lui il primo responsabile del disastro. L’appello che si fa ai nuovi dirigenti a nostro avviso onesti, motivati e anche capaci con pochi soldi è quello di farsi da parte se non riescono a portare avanti il loro progetto fino ad ora, purtroppo, rivelatosi fallimentare.  In caso contrario si rimbocchino le maniche e ricomincino a lavorare seriamente. Se si pensa che saremo inerti ad assistere alla retrocessione dell’Agropoli si sbagliano e si sbagliano di grosso. Sergio Vessicchio

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