US AGROPOLI, PRONTO CARMELO INFANTE NASCE LA SQUADRA ANTI PUGLISI MA E’ GIA’ GUERRA
Infante è pronto a tornare all’Agropoli dopo l’esperienza fatta da dirigente con Turturiello, tanti anni fa. Le contestazioni e le offese nei confronti di Emilio Turturiello furono talmente tante da farlo scappare. Carmelo Infante è un ottimo imprenditore, serio, capace e pieno di entusiasmo in tutto quello che fa. Ma è contro Puglisi al quale gli voleva soffiare la Gelbsion senza riuscirci e per questo andò a fare il Casalvelino portandolo in eccellenza. Ha la passione per il calcio, l’ha sempre avuta ed è uno che ha sempre fatto le cose perbene mantenendo, sempre tutti gli impegni. Ad Agropoli viene però perchè vuole contrastare la presenza di Puglisi colui che ad un centro punto ha salvato il calcio ad Agropoli e se si è arrivati al centenario lo si deve quasi ed esclusivamente all’attuale presidente della Gelbison il quale ha continuato sempre a versare soldi nell’Agropoli anche dopo che anche lui è andato via perchè insultato e offeso dalle tribune ,da un consigliere comunale e dal figlio di questo consigliere, e dai social. Lo stesso Carmelo Infante nella partita di campionato qualche mese fa al Guariglia tra l’Agropoli e il Casalvelino ha già subito dei cori contro. Questo a dimostrazione di quale clima c’è in città di di come è caduto in basso il calcio. Nemmeno una manifestazione del centenario ne il sindaco ne altri hanno fatto, una vergogna.
IL DOPO BISOGNO UN DISASTRO
L’Agropoli è senza società, attaccato ad una bandiera storica Nicola Volpe in qualità di presidente che costituisce una garanzia nell’onestà e nell’amore per la squadra e la città, forse l’unica scelta azzeccata nel dopo Bisogno. Nell’inverno del 2020 Bisogno fu cacciato dall’Agropoli e i tifosi continuarono un autogestione dopo che ci fu il rischio che andasse a finire in mano di gente fallita ad Agropoli politicamente e socialmente, ma una società c’è stata solo sulla carta. Si è fatto il possibile per onorare gli impegni e la squadra è pulita sotto tutti gli aspetti. Dal punto di vista organizzativo si è assistito ad un disastro con l’allenatore Turco costretto a scappare per evitare pressioni furiose sulla formazione e la mancanza di un finanziatore, assenza di un settore giovanile valido, e nessuna certezza di carattere economico. questo punto entra in scena Carmelo Infante.
L’ARRIVO DI INFANTE E LA GUERRA GIA’ PARTITA
Infante è stato caldeggiato per cercare di fargli mettere i soldi ma di non farlo comandare, vogliono utilizzarlo. Una tattica che ad Agropoli sono bravi a fare. Vogliono i 150.000 euro dell’ex presidente del Casal velino ma vogliono scegliere loro allenatore e giocatori. Siamo pronti a scommettere che se arriva Infante e non li fa comandare cominciano a contestarlo già dall’interno tanto è vero che ancora devono fare la società e già bloccano allenatori e giocatori. Già cominciano a dire gli addetti ai lavori: ” E che capisce Infante, a quadra a fimm nui, addamett sul e sord”
LE STRATEGIE DI INFANTE
Se Infante vuole l’Agropoli deve tener presente una cosa, fare piazza pulita di chi ha gestito il dopo Bisogno. In maniera rispettabile vanno ringraziati e abbracciati e salutati, perchè hanno fatto un lavoro difficile altrimenti saranno cazzotti e l’Agropoli finirà per fallire per cui se nuovo corso dovrà essere che sia completo. Nel contempo lo stesso Infante non può non salvare il salvabile e cioè quelle persone che in buona fede hanno dato una grossa mano gettando il cuore oltre ogni ostacolo, da Carlo Marrazzo a Daniele e Gabriele allievi di Matteo Canale pronti già per una segreteria efficace. Se poi Carmelo, che porta in dote un grandissimo acquisto come Ugo Schiavo persona competente, seria e di categorie superiori, pensa di integrare l’Agropoli con falliti e truffaldini che aveva imbarcato pure a Casalvelino sappia che sarà doloroso per tutti accettarli e non possiamo tacere a quel punto.
DIFFICILE DIMENTICARE PUGLISI
Infante tenga conto che la società civile agropolese è molto grata a Puglisi, il migliore dirigente sportivo degli ultimi 30 anni ad Agropoli. Non si ponga come l’anti Puglisi ma se viene venga per costruire, per potenziare e per arricchire con la sua presenza una squadra si centenaria ma vuota, caduta molto in basso e priva di quel sentimento che ne aveva contraddistinto il percorso. Ricominci da capo con le proprie idee, i propri uomini, le proprie iniziative. Ad Agropoli la squadra c’è ancora sulla carta, mai fallita, ma è in sopravvivenza, chi l’ha gestita nel dopo Bisogno non ha saputo trovare l’alternativa a Bisogno perchè ad Agropoli non c’è nessuno che vuole più investire nel calcio, forse non c’è chi è all’altezza economica perchè imprenditori di livello non ce ne sono. Non sfugga a Carmelo Infante che è una squadra invisa a Zìgarelli e Sibilia per l’amicizia tra Gravina e Cerruti e per questo motivo ostacolata a tutti i livelli. Sergio Vessicchio