L’ALLENATORE DELL’AGROPOLI E LA FIGC CONSEGNANO IL CAMPIONATO AL SAN TOMMASO,DELITTO PERFETTO

Gli errori senza condanna di un allenatore scarso che ad Agropoli viene a fare l’impiegato e la FIGC tra AIA settore arbitrale e comitato regionale Campania hanno costruito a tavolino la vittoria del campionato del San Tommaso e quella della Coppa Italia dell’Audax, una vergogna. Vittima è la società dell’Agropoli, la fetta di persone che ancora seguono il calcio ad Agropoli e i calciatori.La coincidenza del crollo dell’Agropoli è la cartina di tornasole della guerra spietata e incondizionata dal rasentare il razzismo fatto dall’allenatore a Kamana,il giocatore di colore mortificato dalle scelte dell’allenatore il quale stranamente e senza motivi (apparentemente accettabili) ha messo alla gogna tecnica l’uomo più importante della squadra,bravo,talvolta ingestibile ma sicuramente un leader.La società non ha cacciato l’allenatore e avrebbe dovuto farlo dopo il ribaltone di Castel San Giorgio quando da 4-1 per i delfini, a causa dei copiosi errori dell’allenatore si passò al 5-4.I dirigenti invece di mandarlo via,gli rafforzarono la squadra come lui chiedeva e nonostante almeno altri tre match point Esposito con i suoi vergognosi errori addirittura ha buttato alle ortiche un campionato già vinto perdendo quattro partite di seguito durante i quali arbitri sconcludenti, disonesti e arroganti hanno messo del loro per condannare l’Agropoli.Al netto degli errori del tecnico era comprensibile che l’Agropoli potesse subire 2,3,4,condanne arbitrali e invece una serie stucchevole di episodi ogni partita,ogni intervento,ogni comunicato ufficiale sono state azioni di condanna verso l’Agropoli.Si va dal mancato ripescaggio dopo le porcherie dello scorso anno,alla mancata autorizzazione di fare mercato dopo aver fatto cominciare il campionato con l’Agropoli fermo ai box e con la storia del ripescaggio.E da quel momento sotto controllo i vertici federali hanno pilotato la Coppa Italia verso l’Audax Cervinara con l’Agropoli battuta in semifinale per mano di un arbitro (Franza di Nocera Inferiore) al quale è poi stata mossa l’accusa di essere il preparatore atletico della Scafatese fino alla mancata autorizzazione dei tifosi per assistere alla partita con il San Tommaso fuori casa passando per le assurde decisioni del rinvio delle partite e con arbitraggi spudoratamente corrosivi nel cammino dei delfini.L’Agropoli si ferma davanti a questo,l’incompetenza del suo allenatore che non meriterebbe neanche di allenare in terza categoria perché non lo sa fare, è inutile che si continua a cimentare.Deve fare altro nella vita,questo senza confondere la serietà dell’uomo che è fuori discussione.Davanti al disegno chiaro e decifrabilissimo della FIGC Campania che ha in Barbieri un commissario inetto e senza la giusta dose di competenza.Fallimentare il suo operato a tutti gli effetti.Ma la cosa che più ci dispiace dire, perché Cosimo Sibilia è un amico, è che la Coppa Italia è andata ad una squadra della provincia di Avellino e il campionato ad una squadra di un quartiere di Avellino, il San Tommaso.E’ evidente che si tratta di un’azione fortemente politica dettata dai movimenti di Cosimo Sibilia (a tutti noto che è di Avellino) già commissario del Comitato Regionale campano,designato come possibile presidente nazionale della FIGC e rafforzato alla guida della FIGC dilettanti.Non vogliamo fare la fine dei “polli e dei birilli” abbiamo già penato per aver scivolato chiedendo scusa nel caso Annalisa Moccia,ora non stiamo scivolando,non stiamo offendendo,stiamo riportando la verità,quella che fa male,quella che ci mette lontano dall’imbarazzo di non aver detto quello che stava succedendo,quella che noi conosciamo.La FIGC a tutti i livelli è una barzelletta.Era già tutto deciso.Il delitto è stato perfetto.Prendessero in giro gli altri a me non mi fanno.Sergio Vessicchio