STAMPA DI POTENZA SENZA DIGNITA’ COMPLICE DI VANGONE E VERTOLOMO
Di solito quando le reazioni sono veementi significa che abbiamo fatto centro, significa che la coscienza di qualcuno è stata smossa al punto tale da cercare di difendere l’indifendibile, o meglio, di insabbiare quanto fatto per la vergogna tentando invano di addossare le proprie responsabilità su qualcun altro, quel qualcuno che a differenza loro non è mai indietreggiato di un millimetro restando coerente con la sua linea.
Questo è quanto accaduto dopo il nostro articolo (leggi qui) in cui attaccammo la pseudo stampa di Potenza COMPLICE della vecchia dirigenza rappresentata da i due presidenti Vangone e Vertolomo e dal loro cagnolino fidato tal Daniele Flammia. Le reazioni riscontrate sono ipocrite come erano ipocriti i loro comportamenti quando ronzavano e leccavano a più non posso i tre sopracitati. Che vi piaccia o meno cari amici della carta stampata potentina eravate COMPLICI di Vangone, Vertolomo e del vostro amichetto Flammia che anche tutt’ora accettate e difendete. Caiata farebbe bene a guardarsi da una stampa falsa, lecchina e di bassissimo profilo sia dal punto di vista professionale ma sopratutto umano. Gente che parlava e consigliava (?) alla vecchia dirigenza di intervenire su determinate situazioni schierandosi dalla loro parte, pseudo colleghi che ripetiamo non sanno fare manco la O col bicchiere sostenevano che io Sergio Vessicchio “destabilizzassi l’ambiente” , si proprio quell’ambiente, il LORO ambiente in cui sguazzavano e leccavano allegramente. Chiamare “colleghi” 4/5 fumettisti improvvisati sarebbe fargli un complimento e attribuirgli un titolo, cosa sbagliata che non facciamo e mai faremo, ci limiteremo solo a chiamarli come fatto in precedenza: COMPLICI DI VANGONE, VERTOLOMO E FLAMMIA.
I carissimi nonchè preparatissimi “colleghi” della carta stampata potentina giocano a spostare l’attenzione cercando di indirizzare l’attenzione nonchè la nostra critica oggettiva sui vari Agovino e Pirozzi. Su Agovino sempre i magnifici “colleghi” del capoluogo lucano mentono sapendo di mentire. Agovino fu attaccato da noi è vero, salvo poi chiarire la naturale circostanza dei fatti (leggi qui) riconducibile sempre a quella dirigenza o presunta tale che teneva sotto scacco il Potenza e i suoi tifosi. Su Pirozzi pure ci esponemmo sulla scelta perchè voluta dalla “società” e sempre riconducibile a loro come anche dichiarato dallo stesso tecnico in conferenza stampa. Detto questo a distanza di 2 anni il sottoscritto ancora è alla ricerca di qualche articolo o di qualche protesta da parte degli illustrissimi “colleghi” potentini contro il signor Flammia, si colui il quale fu smascherato sempre da noi attraverso una visura camerale, tal Flammia che continua ad imperversare nel Potenza nonostante i danni fatti e un grande punto interrogativo sulla sua utilità e sulle mansioni che ricopre, mansioni in verità riportate dettagliatamente dai nostri canali d’informazioni come quella dell’abilità nelle fotocopie. Flammia è da sempre il braccio destro di Vangone e Vertolomo fin dai tempi di Cava dè Tirreni, eppure nonostante questo sempre i magnifici “colleghi” della stampa lucana non hanno MAI preso le distanze da questo personaggetto, anche attualmente, ragion per cui o si è contro o si è complici, con la bilancia che pende verso la seconda ipotesi. Sempre i grandissimi “colleghi” della carta stampata del capoluogo dal basso delle loro sedie su cui sedevano in modo goffo e scomposto mai hanno avanzato una critica verso Flammia e mai ne hanno chiesto il suo allontanamento. Il giochino è semplice, fin quando un dirigente o presunto tale ricopre un ruolo all’interno del Potenza sempre i magnifici, preparatissimi e superbi “colleghi” potentini prestano il loro fianco schierandosi apertamente dalla loro parte (proprio come successo con il sottoscritto) salvo poi fare dietrofront quando il vento tira da un altra parte. Nel nostro precedente articolo parlavamo di dignità, quella che la stampa potentina da tempo ha perso mettendola sotto i piedi, ragion per cui ad invettive provenienti da così eccelsi “colleghi” non potevamo far altro che rispondere riportando quello che a loro fa più male: la verità.
A seguito del nostro articolo siamo stati sommersi di messaggi d’approvazione e da attestati di stima provenienti da Potenza e dintorni, segno che la rinomata stampa potentina è conosciuta anche fuori dai confini lucani.
Caiata dovrà essere cosciente però che se un domani dovesse andare via da Potenza sarà raggiunto da critiche e vessazioni di ogni genere provenienti da una manica di lacchè prezzolati privi di dignità, si proprio quei giornalisti lì che dal basso delle loro sedie seduti in maniera goffa e scomposta erano i COMPLICI di Flammia, Vangone e Vertolomo. Sergio Vessicchio