IL FUTURO DELL’ARZANESE E’ SEMPRE PIU’ UN INCOGNITA

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Primo luglio, stagione 2015/16 ufficialmente partita. Tante le squadre in enorme difficoltà economica tra i professionisti, addirittura tantissime quelle nel mondo dei dilettanti che devono fare i conti con una crisi sempre più evidente del calcio, a livello finanziario e anche (infra)strutturale. Ad Arzano la situazione non sembra diversa da quella delle altre realtà calcistiche campane e non. Dopo l’annunciato e prevedibile addio della famiglia Serrao, da ben undici anni alla guida della società di Via Roma, l’Arzanese vive momenti di grande incertezza. Eppure, i problemi dei biancocelesti non sembrano di natura economica. Nel luglio 2014, infatti, i Serrao avevano presentato domanda di ripescaggio in Lega Pro con annessa fidejussione e garanzie a fondo perduto, a testimonianza della solidità societaria della propria compagine. I limiti furono solo infrastrutturali dovuti alla mancanza di una struttura idonea nel Comune di Arzano.Handicap, questo dell’impianto sportivo, che rischia di influire anche sul prosieguo dei fratelli imprenditori nel ‘ciclo Arzanese’, ormai agli sgoccioli. A metà luglio scadranno i primi adempimenti amministrativi da assolvere riguardanti l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Eccellenza. Iscrizione che, come detto, è ancora in bilico, visto il defilarsi dei Serrao dal mondo del calcio. Poche infatti le possibilità di un ripensamento, seppur qualche spiraglio sembrava paventarsi nelle ultime settimane. Il preoccupante silenzio del commissario prefettizio sulla riapertura del ‘De Rosa’ al pubblico ha fatto sfumare le già irrisorie opportunità di un dietrofront degli imprenditori proprietari del titolo Arzanese.                

Vincenzo Piscopo

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