ESCLUSIVA CALCIO.GOAL, RIGOLI ALLA VIGILIA DELLA SFIDA COL TORRECUSO: “L’AGROPOLI VUOLE ANDARE AVANTI NEI PLAYOFF. FUTURO? IL MIO CONTRATTO SCADE IL 30 GIUGNO…”
La stagione dell’Agropoli Calcio non è ancora finita. Anzi, si può tranquillamente affermare che deve ancora entrare nel vivo. I delfini, con la regular season ormai alle spalle, devono ora affrontare il cammino (lungo, si spera) nei playoff promozione in Lega Pro. L’avversario, nella semifinale di girone, sarà il Torrecuso, squadra del beneventano a lungo in testa nel raggruppamento siculo-campano-calabrese. Quel Torrecuso che ha sottratto sei punti ai prossimi diretti avversari nella stagione regolare. Lo stesso Torrecuso che, volutamente, ha rinunciato alla trasferta ad Agrigento falsando – di fatto – l’intero svolgimento del torneo. Di questo, e altri temi, ha parlato Pino Rigoli, allenatore dell’Agropoli, intervistato in esclusiva al telefono durante la puntata di Calcio.Goal condotta da Sergio Vessicchio ieri sera. Sulla questione Akragas-Torrecuso, Rigoli è stato molto chiaro: “Il calcio va totalmente rivisto nelle regole, l’atteggiamento del Torrecuso ad Agrigento non mi è sembrato corretto per il campionato. I vertici della Lega Calcio dovrebbero vigilare di più perché episodi del genere avvengono durante ogni stagione e in tutte le categorie, non solo in Serie D e Lega Pro, anche se queste ultime dovrebbero essere più sotto la lente di ingrandimento“. Poi, si parla finalmente di calcio giocato. Del suo Agropoli. E della delicatissima sfida di domani pomeriggio al “Guariglia”. Chi vince, affronterà domenica il Rende nella finale del girone I. “Sono soddisfatto della mia squadra, anche se è normale che mi aspettavo qualcosa di più – ha sottolineato il tecnico dei delfini – Per i mezzi a disposizione, i ragazzi hanno fatto un grande cammino e non posso rimproverargli nulla. Nel mercato di riparazione di novembre abbiamo ceduto giocatori importanti rimpiazzandoli con dei giovani: è stata una scelta societaria che ho condiviso in toto per permettere all’Agropoli Calcio di continuare ad esistere ed è normale che, con meno esperienza, a volte i risultati sono venuti meno“. Ha utilizzato una curiosa metafora motoristica, Rigoli, per dare un giudizio sul suo Agropoli: “Siamo stati una Porche e l’Akragas una Ferrari, poi però la Porche si è indebolita“. Tanti i giovani di valore che ha lanciato il tecnico quest’anno e che saranno ancora protagonisti in questo scorcio finale di stagione. Tra questi Siano, che “non conoscevo e si è dimostrato un ragazzo dotato di grande professionalità e voglia di crescere” o Canotto “uno dei migliori classe 1994 in circolazione” o lo stesso Esposito “un ’95 con un grande avvenire“. Da non dimenticare, però, quei calciatori di esperienza come Berretti, che “è un elemento di valore, da sempre militante in categorie superiori“. Domani, dunque, la sfida con il Torrecuso e la “Porche” è determinata ad andare il più avanti possibile in questi playoff: “Stiamo lavorando per questo – ha gonfiato il petto Pino Rigoli – da parte mia e del mio staff c’è tutta la volontà di proseguire il cammino verso la Lega Pro, lo merita la società, lo meritano i giocatori e lo merita soprattutto la città che ci è stata sempre vicina“. Come si affronta la squadra beneventana? “Non dobbiamo cullarci di avere a disposizione due risultati su tre – ha spiegato Rigoli – dobbiamo chiuderla entro i 90 minuti, se passiamo il turno domenica prossima dobbiamo giocare di nuovo (col Rende in trasferta, ndr), non possiamo permetterci di fare ulteriori sforzi. Tarallo non ce la farà, il suo è un infortunio abbastanza grave. Inoltre, non avremo a disposizione Panini per squalifica, ma la rosa è determinata per andare più avanti possibile“. Chiosa finale sul futuro: Pino Rigoli albergherà ancora nel Cilento? Non ha nascosto di essere nel mirino di altre società, ma la sua risposta è stata lapidaria e diplomatica, prevedibile alla vigilia di una sfida importante: “Ho un contratto fino al 30 giugno, poi la società farà evidentemente le sue valutazioni. Prima di parlare con altri club, devo farlo prima col presidente Cerruti e gli altri dirigenti, ho troppo rispetto per loro e per tutto l’Agropoli. Non è il momento di pensare al futuro, il futuro ora si chiama Torrecuso“. Con una tenacia e una fame così, tutto è veramente possibile. Appuntamento a mercoledì alle ore 18, il “Guariglia” è pronto alla battaglia. Il Torrecuso è avvisato.
Ermanno Petrocelli