RENATO CIOFFI: “A SORRENTO IMPOSSIBILE LAVORARE”
Neanche il tempo di godersi la seconda volta che questa è già finita. Il ritorno di mister Cioffi non è stato fortunato come la prima volta, un’esperienza che stavolta si è chiusa dopo una decina di giorni e due gare. Purtroppo non c’erano proprio i presupposti.
“Sono abituato a lavorare in un certo modo – inizia l’allenatore caudino – e quando questo non è possibile allora preferisco togliere il disturbo”.
Ed è questo ciò che è accaduto.
“Sapevo che il Sorrento aveva delle difficoltà che si portava dietro da un po’ di tempo con alcune beghe societarie ma queste sono cose che non mi interessano. Avevo avuto offerte di pari valore rispetto a Sorrento ma alla fine non le ho accettate perchè volevo tornare in questo posto speciale per me. Non volevo la luna, sapevo che le possibilità non erano tante, ma almeno le minime cose dovevano esserci e queste mi erano state garantite. Poi sono venute meno anche queste e allora è diventato impossibile lavorare”.
Un campo sul quale allenarsi, barcamenarsi in una struttura a Nocera con la possibilità di non trovarlo libero, neanche un ristorante dove poter mangiare prima della partita. Insomma tante cose messe insieme che hanno reso il tutto impossibile.
“Non voglio dare colpa a una società che ha preso possesso della squadra da poco. Anzi penso che stiano provando a rimediare a questa situazione difficile, pur difficile. Purtroppo è andata così”.
E’ indubbio che la passione per Sorrento e per il Sorrento hanno portato Cioffi ad accettare una situazione che è stata difficile sin dalle prime giornate.
“Per quello che mi riguarda ho solo cercato di dare tranquillità alla squadra perchè ero convinto che lavorando potevamo puntare almeno ai play out prendendoci la migliore posizione possibile. E la convinzione è aumentata sapendo che avevamo un calendario alla portata. Per carità il Sorrento punti ne potrà fare comunque a prescindere da me, ma non voglio passare per pazzo o sprovveduto. Ripeto senza il minimo necessario non ha senso rimanere e soprattutto non voglio prendere in giro i sorrentini. Ci saranno anche colleghi che riescono a lavorare col minimo indispensabile, io no”.
Peccato per tutti gli appassionati, l’entusiasmo, col ritorno di Cioffi, stava cominciando a prendere piede in una realtà che aveva bisogno di poco per riaccendersi.
“Ho subito sentito affetto intorno a me. Il nostro esordio in casa ha visto la presenza dei tifosi organizzati che mancavano da un po’ e 400 spettatori. MI dispiace perchè non ho potuto fare nulla per aiutare questa squadra e questa città che porto nel cuore”.
Fabio Tarallo